La cronistoria di un’estate di crisi per il governo Italiano
Nell’estate del 2019 tra le spiagge e le piazze d’Italia una crisi politica, nata all’ombra di un ombrellino da Mojito, colpisce per l’ennesima volta il governo Italiano.
- 9 agosto 2019: La nave Open Arms, con a bordo migranti soccorsi nel Mediterraneo, viene autorizzata a sbarcare in Italia dopo una lunga disputa e un’ordinanza del tribunale amministrativo di Roma. Salvini si opponeva all’attracco, cercando di sfruttare la questione per dimostrare la necessità di elezioni anticipate.
- 20 agosto 2019: Il Primo Ministro Giuseppe Conte, sostenuto dal M5S, critica apertamente Salvini durante una discussione in Parlamento sul caso dell’Ong Open Arms, che si trovava in mare con migranti a bordo. Conte accusa Salvini di opportunismo politico e di mettere gli interessi personali prima di quelli del Paese.
- 28 agosto 2019: Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, dichiara ufficialmente la fine della coalizione di governo con il Movimento 5 Stelle (M5S) durante un comizio a Pescara. Chiede elezioni anticipate, ritenendo che la Lega possa ottenere un maggior sostegno e assumere un ruolo di maggioranza nel nuovo governo.
- 29 agosto 2019: Il Primo Ministro Giuseppe Conte annuncia le sue dimissioni durante un discorso al Senato. Critica Salvini per aver messo fine alla coalizione e dichiara che il governo non può continuare senza un chiaro mandato politico.
- 30 agosto 2019: Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella avvia le consultazioni con i partiti politici per trovare una soluzione alla crisi. Incontra i rappresentanti dei vari partiti per ascoltare le loro posizioni e valutare le possibilità di formare una nuova coalizione di governo.
- 3 settembre 2019: Il M5S e il Partito Democratico (PD) annunciano un accordo per formare un nuovo governo di coalizione. Conte viene incaricato da Mattarella di guidare il governo.
- 5 settembre 2019: Conte presenta la lista dei ministri per il nuovo governo di coalizione M5S-PD. Il governo riceve la fiducia da parte del Parlamento, permettendo così la sua formazione.